Mentre le 32 selezioni nazionali sono intente a preparare l’esordio mondiale in terra brasiliana, c’è una 33esima squadra che a Rio de Janeiro sta effettuando allenamenti molto duri, alle prese con esercizi fisici di un certo livello e nuovi strumenti da adoperare durante le partite. Stiamo parlando degli arbitri, 90 persone da 43 Paesi diversi, tutti riuniti sotto lo sguardo vigile di Massimo Busacca, l’ex fischietto elvetico di origini italiane che attualmente è il presidente della Commissione Arbitri della Fifa: al Centro Calcistico Zico, nella zona ovest di Rio (più precisamente a Recreio dos Bandeirantes), i direttori di gara stanno simulando decine di situazioni di gioco, comprese le simulazioni dei calciatori, falli al limite tra il giallo e il rosso e scatti sui cento metro in previsione dei contropiedi.
Fin qui tutto come da protocollo, ma come se non bastasse la meticolosità e la durezza degli allenamenti fisici, quest’anno le “giacchette nere” devono anche imparare a usare due nuovi strumenti che la Fifa gli ha dato in dotazione per questa rassegna iridata. Il primo, noto ai più, è la bomboletta spray che servirà per far mantenere la distanza di nove passi ai calciatori in barriera durante un calcio di punizione: è dal dicembre scorso che la Fifa aveva annunciato l’esperimento in questi mondiali, come del resto fu usata nel campionato del mondo per club in Marocco (e si usa da qualche tempo anche nei campionati brasiliani e argentini). Proprio in quella occasione Marcello Lippi, che perse in semifinale col suo Guangzhou Evergrande contro il Bayern Monaco, si lamentò perché a suo avviso l’arbitro aveva tirato una riga a 15 metri dal pallone.
Sarà curioso e interessante vedere come verrà utilizzata, mentre più discreta sarà l’altra grande novità, quella che dovrebbe finalmente eliminare l’annoso problema dei gol-fantasma (Inghilterra e Germania ne sanno qualcosa): una tecnologia tedesca chiamata GoalControl che funziona grazie a 14 telecamere che osservano la linea di porta, che raccolgono in tempo reale le immagini sulla palla in relazione alla linea di porta e che infine, tramite una sala controlli situata nello stadio, invia un segnale agli orologi in dotazioni agli arbitri con su scritto, se la sfera è entrata: “GOAL“. Si stima un alto costo, più dell’Hawk-Eye di proprietà della Sony che viene usato in Premier League, per questo proprio in Bundesliga per il momento hanno proferito soprassedere: Blatter e i suoi, invece, ne sono entusiasti.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG